i borghi piu belli del Pollino da visitare

Nidificati come gioielli antichi nel massiccio montuoso che fa da confine tra la Calabria e la Basilicata, i borghi più belli del Pollino, catturano il cuore dei visitatori con la loro architettura medievale, le opere d’arte atemporali, vedute spettacolari e una squisita cucina tipica delle montagne.

I borghi più belli del Pollino da visitare

I pittoreschi borghi del Pollino, annoverati tra i borghi più belli della Basilicata e della Calabria si trovano nelle alture all’interno del Parco Nazionale del Pollino, e offrono un affascinante tuffo nella storia con le loro radici medievali, influenze rinascimentali e l’eredità culturale arbëreshe. Questi luoghi incantati, con le loro chiese ricche di opere d’arte celate e panorami spettacolari, sono custodi di tradizioni secolari.

Il Parco Nazionale del Pollino, rappresenta uno dei più vasti parchi d’Europa e costituisce una delle poche aree wilderness del continente. Queste zone, rimaste selvagge e incontaminate nonostante secoli di civiltà e sviluppo, offrono un paesaggio unico sia dal punto di vista morfologico che paesaggistico.

Per vivere appieno l’esperienza di questo ambiente straordinario, vi consigliamo di soggiornare in uno dei suoi affascinanti borghi del Pollino.

Esploriamo insieme i borghi del Pollino, molti dei quali fanno parte dell’elitario circuito de “I Borghi più Belli d’Italia“.

Morano Calabro, Calabria

La prima tappa dei borghi del Pollino da visitare, spicca Morano Calabro, che si erge su un colle a 694 metri di quota, affacciandosi sul versante calabrese del monte Pollino. Riconosciuto come uno dei Borghi più belli d’Italia e insignito della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, è noto anche come il “presepe del Pollino“. Il suo centro storico è uno dei più affascinanti di tutta la Calabria, con case dai tetti rossi e un intreccio di strette stradine che si inerpicano verso il castello.

La scoperta del borgo inizia dalla chiesa di San Bernardino da Siena, un esemplare eccellente di architettura monastica del XV secolo in stile tardo-gotico. Salendo il quartiere dei Lauri, un tempo sede di monaci bizantini, si giunge alla collegiata di San Nicola. Proseguendo, si raggiunge il castello normanno (XII-XIII secolo), che fu ampliato nel periodo tra il 1515 e il 1546 da architetti napoletani per volontà del Principe Sanseverino, che lo trasformò nella sua residenza.

Nei dintorni si trova anche la collegiata dei Santi Pietro e Paolo, la chiesa più antica di Morano, originaria del Mille ma ristrutturata in stile tardo-barocco. La chiesa di Santa Maria Maddalena, fungendo da chiesa-museo, vanta una cupola e un campanile decorati con maioliche gialle e blu, visibili da tutto il centro storico.

Inoltre, Morano conserva numerosi palazzi nobiliari, costruiti tra il Settecento e l’Ottocento dalle famiglie più agiate, tra cui spiccano il palazzo Rocco del Seicento, il raffinato palazzo Salmena, i palazzi Serranù e Scorza-Aronne, palazzo Cozza con il suo loggiato angolare, il palazzo dei Cavalieri Marzano nel rione Giudea, e il palazzo Lauria con il suo bel portale barocco.

Morano Calabro è anche un punto di partenza ideale per esplorare il parco, dato che nel suo territorio si trovano alcune delle vette più elevate del Pollino, come i Cozzi dell’Anticristo, il Cozzo Ferriero, il Monte Coppola di Paola, il Timpone della Capanna, la Serra del Prete, il Colle Gaudolino, il Timpone di Viggianello e il Cozzo del Corvo.

Aieta, Calabria

Aieta è un borgo medievale che stupisce per i suoi accenti rinascimentali, annoverato tra “I Borghi più Belli d’Italia” e situato all’interno del Parco del Pollino, a 524 metri sopra il livello del mare.

Questo incantevole borgo si trova in una posizione panoramica sulle colline dell’Alto Tirreno cosentino, immerso in un panorama montano affascinante, dominato dal monte Ciagola, da cui si possono ammirare il golfo di Policastro e l’Appennino.

La storia del centro storico risale all’anno Mille, epoca in cui si insediarono qui gli abitanti dell’antica città di Blanda Julia, una volta città magnogreca, lucana e romana, abbandonata a causa delle incursioni dei corsari saraceni. Nel borgo, le strette vie si colorano del rosso dei tetti e del bianco delle facciate.

Il gioiello architettonico di Aieta è il palazzo del XVI secolo, iniziato dalla famiglia Martirano e poi ampliato dai marchesi Cosentino prima di passare agli Spinelli di Scalea. Questo palazzo è uno dei rari esempi di stile rinascimentale nell’architettura civile calabrese. Tra gli edifici religiosi spicca la Chiesa Matrice di Santa Maria della Visitazione, edificata nel XVI secolo su un sito di epoca normanna.

A 800 metri dal centro storico, nella cappella di San Vito Martire del XVII secolo, si conserva una statua lignea settecentesca del santo patrono di Aieta. Meritevole di visita è anche la cappella di San Giuseppe in piazzale palazzo, caratterizzata da un portale in pietra e lo stemma nobiliare dei Cosentino. Presta attenzione anche ai magnifici portali in pietra sette-ottocenteschi disseminati tra i vicoli del centro storico.

San Costantino Albanese, Basilicata

Il nostro tour dei borghi del Pollino procede a San Costantino Albanese, uno dei borghi più rappresentativi della cultura arbëreshe in Basilicata, situato nella suggestiva Val Sarmento, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino.

Questo paese mantiene viva l’eredità delle comunità albanesi rifugiatesi qui, conservando il loro patrimonio nel nome, nel dialetto, nelle tradizioni e nella cultura. La loro impronta è visibile anche nell’architettura e nelle celebrazioni religiose, che spesso seguono il rito greco-bizantino, specialmente durante le caratteristiche cerimonie di matrimonio.

La storia del borgo è stata fortemente influenzata dalle migrazioni degli arbëreshë, in particolare dai profughi Coronei dalla Morea greca, giunti intorno al 1534.

Oggi, San Costantino Albanese si articola in due parti principali: la sezione superiore, nota come “katundi alartaz”, e quella inferiore, chiamata “katundi ahimaz”.

Durante la visita, è d’obbligo una sosta alla chiesa madre dei Santi Costantino ed Elena e una passeggiata lungo via Scanderbeg, in albanese “nxellikata”, che serpeggia attraverso il borgo adornato di portali e murales.

Da non perdere anche il santuario della Madonna della Stella, luogo di culto e cuore della comunità, incastonato tra querce e olivi.

Nel centro storico si trova l’Etnomuseo della comunità arbëreshe di San Costantino Albanese, che include una biblioteca dedicata alla cultura albanese, un’esposizione iconografica dell’artista Josif Droboniku, autore delle icone della chiesa madre, e il suggestivo Presepe Arbëreshe.

Infine, per un’esperienza unica, provate il Volo dell’Aquila, che vi permetterà di sorvolare il borgo e il paesaggio della Lucania. Questa attrazione offre un emozionante volo su un deltaplano per quattro persone, a una velocità di 80 km/h, lungo un cavo di 984 metri, il più lungo al mondo fra i 14 flyer installati in vari Paesi.

Scopri anche: I borghi più belli della Calabria


Valsinni, Basilicata

Da menzionare tra i borghi più belli del Pollino da visitare anche Valsinni, incantevole borgo situato nella provincia di Matera, si erge a 250 metri sopra il livello del mare, all’estremità nord-orientale del Parco Nazionale del Pollino, tra il fiume Sinni e il Monte Còppolo, alto 970 metri.

Questo borgo è rinomato per la toccante storia di Isabella Morra, poetessa figlia del signore locale, che emerge come una delle voci femminili più distintive nella poesia del Cinquecento. A soli 26 anni, Isabella fu tragicamente uccisa dai suoi fratelli, a causa della sua corrispondenza con il barone spagnolo Diego Sandoval de Castro. Il castello di Valsinni, dove la poetessa visse nella prima metà del XVI secolo, è oggi aperto ai visitatori.

Il castello, eretto presumibilmente su una fortificazione longobarda intorno all’anno 1000, è uno dei più ben conservati della regione. Sovrasta l’antico borgo, precedentemente noto come Favale fino al 1873, che si adagia lungo un promontorio roccioso affacciato sulla gola del Sinni.

Il suo centro storico è caratterizzato da vicoli stretti, spesso interconnessi da un “gafio”, un passaggio coperto da una volta.

All’interno della Chiesa Madre dedicata all’Assunta, potrete ammirare affreschi, un organo, un crocifisso del Cinquecento e un presepe in stile napoletano. Inoltre, la chiesa custodisce le reliquie di San Fabiano, patrono di Valsinni, che fu papa e martire. San Fabiano fu nominato il 10 gennaio 236 e morì il 20 gennaio 250 durante le persecuzioni dell’imperatore Decio.

Altomonte, Calabria

Fra i borghi del Pollino includiamo Altomonte, un incantevole borgo abbracciato da montagne, boschi rigogliosi e dalla natura selvaggia. Questo borgo vanta una ricca storia, con influenze bizantine e normanne. Si possono trovare tracce dell’epoca bizantina nel kàstrion fortificato, in alcune cappelle rurali e nella chiesa madre dedicata a Santa Caterina d’Alessandria. L’attuale insediamento collinare, con radici normanne, include l’antico abitato arabo del quartiere Ravita risalente al IX secolo. Con il passare del tempo, il borgo ha visto l’arrivo degli Svevi, degli Angioini e degli Aragonesi. Fu il generale spagnolo e viceré di Napoli, Gonzalo Fernández de Córdoba, a conquistare il castello alla fine del Quattrocento.

Nel secolo successivo, i principi Sanseverino trasformarono la fortezza militare in una raffinata residenza nobiliare. Tra gli esempi notevoli di architettura civile nel centro storico, con i suoi caratteristici vicoli e piazzette, spiccano il palazzo De Filpo, il barocco palazzo Marino con i suoi saloni eleganti e il palazzo Caporale del Settecento.

Presta attenzione ai portali in pietra lavorata e alle antiche fontane che incontrerai. Inoltre, grazie alla sua ubicazione all’interno del Parco Nazionale del Pollino, Viggianello è un vero paradiso per gli amanti della natura e gli escursionisti, offrendo un’abbondanza di attività all’aria aperta.

Castelsaraceno, Basilicata

Tra i borghi più belli del Pollino spicca Castelsaraceno, un incantevole borgo situato nella regione della Basilicata, che si trova immerso nella splendida natura del Parco Nazionale del Pollino.

Questo borgo, che alcuni romantici vedono a forma di cuore, sorge su una collina, in una posizione strategica ideale per la difesa contro invasioni. La sua origine risale al 1031, ai tempi dei Saraceni. Da Castelsaraceno, si può godere di una vista mozzafiato sulla campagna circostante e sulle montagne. Durante una passeggiata per le sue strade, non perdetevi la visita alla Chiesa di Santa Maria Assunta, risalente al XII secolo, che ospita opere d’arte religiosa di grande valore.

Il borgo è divenuto recentemente famoso per l’inaugurazione, nel 2021, del ponte tibetano più lungo al mondo. Questa impressionante realizzazione ingegneristica, che si estende per 586 metri, unisce il Parco Nazionale del Pollino al Parco dell’Appennino Lucano-Val d’Agri Lagonegrese, sospeso a 80 metri di altezza dal suolo.

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